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Si dice che il momento in cui il buio è più intenso sia appena prima dell'alba, e in quanto a momenti bui il 2020 si è difeso bene. Ma bando alla tristezza perché un nuovo anno ricco di promesse e aspettative è appena iniziato, e possiamo aggiungere alcuni ingredienti alla speranza per aumentare le probabilità che sia più dolce e gustoso, creando una ricetta facile e sempre diversa, che soddisfi il nostro palato e quello degli invitati con cui condividerla. Il 2021 può essere l'anno della tua riscossa, in cui liberarti della negatività, cambiare le tue abitudini e aumentare la tua autostima e la tua produttività. Suona bene, eh?! Desiderarlo soltanto non basta, invocare la fortuna ... forse, ma se vuoi veramente aiutare la buona sorte ecco una ricetta energizzante e detox che puoi preparare con 5 semplici ingredienti, e un 7 grammi di voglia di metterti alla prova.
Buona lettura e ... buon 2021!
Ingrediente #1: ROOT TO RISE
Root to Rise, ovvero affonda le radici per crescere. Sono molto affezionato a questo principio dello Yoga, che corrisponde al momento in cui si inizia la sessione e ci si prepara ad eseguire un flow. Un bel respiro, fuori tutto e poi i piedi ben piantati a terra, allineati con le ginocchia, i muscoli delle gambe contratti in modo che le piante dei piedi aderiscano saldamente a terra per poter sostenere il corpo e scaricare correttamente il peso, prevenendo il rischio di perdere l'equilibrio, di assumere una postura sbagliata e subire un infortunio. Metaforicamente, qualsiasi albero, edificio, progetto, società, persona o impresa ha bisogno di una base stabile e solida su cui poter poggiare, per crescere mantenendo l'equilibrio. Le radici, appunto. Per raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo è fondamentale avere una motivazione forte, che sostenga durante il percorso che dobbiamo intraprendere per colmare il divario tra "dove siamo ora" e "dove vogliamo arrivare". Ottenere risultati secondo un piano strategico implica costanza, impegno, forza di volontà e pazienza per evitare distrazioni e superare le difficoltà, perciò un motivo che dia la forza e la spinta per non mollare quando le cose si mettono di traverso corrisponde alle radici di qualsiasi piano e azione. Ad esempio il desiderio di dare alla propria famiglia una vita migliore, o quello di dimostrare il proprio valore, la voglia di riscatto sociale, le necessità economiche ecc. possono rappresentare una motivazione forte su cui fare leva. Le tue motivazioni-root quali sono?
Ingrediente #2: VISION
La visione è il secondo ingrediente da procurarsi e indica la direzione verso la quale andare. La visione è una proiezione mentale, ha una connotazione più onirica rispetto alla motivazione e ci consente di "vedere" come sarà la realtà nel futuro, di immaginare le situazioni come desideriamo che siano. Più la visione è chiara e dettagliata più sarà efficace, e più sarà facile stabilire degli obiettivi da raggiungere per ottenere ciò che desideriamo. Ad esempio se una parte della nostra visione riguarda il lavoro o lo sviluppo dell'attività imprenditoriale, comporre nella nostra mente una visione più chiara e nitida possibile di come sarà è un passo importantissimo per concentrare gli sforzi e le energie allo scopo di centrare l'obiettivo, o almeno di arrivare il più vicino possibile. Se la visione prevede - ad esempio - una nuova sede per la nostra attività più l'immagine è dettagliata e precisa, migliore sarà la sua efficacia: è fondamentale - e divertente, ammetto - immaginarne i minimi dettagli come lo stile della costruzione, il luogo dove sorgerà, gli interni, l'arredamento, quanti dipartimenti o uffici avrà, come sarà la reception, lo showroom, o il reparto produzione, quali i macchinari o strumenti, quanti dipendenti avrà e quali mansioni ricopriranno, quali oggetti o fotografie metteremo sulla scrivania, ecc. Forza, sognare non costa niente, è ora di procurarsi un altro ingrediente: la tua visione.
Ingrediente #3: ANALISI
Una volta stabiliti motivo e visione è il momento di analizzare il contesto attuale, per identificare e valutare i mezzi di cui si dispone, i punti di forza, le debolezze e criticità, le aree di miglioramento, le priorità, i metodi e i sistemi, i ruoli, le competenze, il network, il mercato, la concorrenza ecc. L'analisi è indubbiamente uno strumento molto efficace quando utilizzato in modo corretto e funzionale, ovvero quando il risultato che produce fornisce dati e non solo opinioni o punti di vista. Per ottenere una fotografia quanto più realistica della situazione è necessario che le fonti dei dati siano diversificate, in modo che il punto di vista consideri diverse prospettive. Ad esempio coinvolgere il più possibile lo staff affinché fornisca dati in base ai ruoli e posizioni è di grande aiuto nella definizione di un quadro analitico accurato, perché ciascun membro del team ha una visione specifica, profonda e dettagliata della situazione che lo riguarda maggiormente, ed è perciò in grado di produrre dati molto utili alla valutazione funzionale perché specifici e completi. Siamo a metà dell'opera, il terzo ingrediente è a portata di mano?
Ingrediente # 4: OBIETTIVI
Un obiettivo funziona solo se rispetta lo schema SMART. Non c'è molto da aggiungere, e non serve girarci intorno. Senza un obiettivo SMART le energie si disperdono i risultati non si raggiungono, e questa dinamica contribuisce solo a generare delusione, perdita di fiducia, negatività, confusione e rabbia. Come abbiamo visto l'analisi ci fornisce i dati, ci dice dove siamo, la visione indica dove andare, e gli obiettivi determinano come arrivarci. Un esempio di obiettivo NON SMART è il classico proposito dei primi giorni dell'anno, cioè "devo tornare in forma", che puntualmente non porta risultati, se non quello di iniziare una dieta drastica per mollare dopo pochi giorni, o quello di procurarsi un infortunio muscolare per aver esagerato con l'attività fisica pensando di accelerare i tempi aumentando l'intensità e il carico. Qualsiasi obiettivo può essere trasformato nella versione SMART di se stesso semplicemente scegliendo un risultato realisticamente ottenibile per non scoraggiarsi, aggiungendo un elemento che consenta di stabilire chiaramente se è stato raggiunto oppure no, e un elemento che fissi una scadenza entro cui l'obiettivo deve essere raggiunto. Quindi se rivediamo l'obiettivo "devo rimettermi in forma" riformulandolo secondo lo schema SMART otteniamo per esempio "devo perdere 3 kg entro il 30 di marzo 2021". Questo obiettivo rispetta tutti i requisiti perché è:
- Specifico e Misurabile: 3 kg non dà spazio a interpretazioni o approssimazione, se pesiamo 3 kg in meno l'obiettivo è stato raggiunto, altrimenti c'è ancora del lavoro da fare.
- Alla portata e Realistico: si possono perdere 3 kg in 3 mesi con un po' di impegno, mentre perderne 15 in un mese sarebbe meno realistico e fuori dalla portata.
- Ha una scadenza temporale chiara, il 30 di marzo è un limite cronologico entro il quale si può stabilire senza approssimazione o interpretazioni soggettive se i 3 kg di cui volevamo liberarci sono effettivamente spariti, basta salire sulla bilancia, fine.
L'abitudine a definire gli obiettivi secondo lo schema SMART è la chiave di volta, e in questo approccio mentale risiede la differenza tra incanalare le energie in un processo di crescita personale che si auto-alimenta, oppure caricarsi di negatività per non essere in grado di centrare gli obiettivi nonostante gli sforzi e l'impegno.
Nei prossimi post affronteremo il tema della "road map" cioè il piano di azione per il 2021 che possiamo creare definendo i nostri obiettivi SMART per ciascuna categoria (lavoro, vita privata, crescita personale/professionale, fitness & salute, relazioni, ecc.)
Ingrediente # 5: AZIONE
L'azione è l'ingrediente più prezioso, senza il quale gli altri ingredienti servirebbero a poco. Avere obiettivi, un piano di azione, una visione chiara e una motivazione forte non sono sufficienti per cambiare la situazione se non si passa all'azione. Il cambiamento si basa proprio sull'azione, perciò non si può prescindere dal "fare le cose", anche se - purtroppo - è in questo punto che si concentra la difficoltà, e da cui solitamente parte la crepa che manda in pezzi anche il piano d'azione meglio concepito e la motivazione più forte. Action Changes Things, l'azione genera cambiamento e per passare all'azione dobbiamo considerare che è necessario cambiare il modo in cui affrontiamo le situazioni in termini di qualità e quantità del tempo che dedichiamo alle azioni mirate che sono il mezzo per ottenere gli obiettivi. Ad esempio, se l'obiettivo da perseguire è perdere 3 kg in 3 mesi dovremo legare delle sequenze di azioni specifiche all'obiettivo per poterlo raggiungere, e la prima che mi viene in mente è informarsi su quali soluzioni possono portarci al traguardo. Mettiamo il caso che la soluzione che abbiamo scelto a seguito dell'azione-informarsi sia stabilire delle sessioni di running, quindi dobbiamo stabilire dei giorni fissi nella nostra agenda settimanale in cui dedicare il tempo necessario alla corsa e - soprattutto - in quei giorni dobbiamo rispettare il programma e uscire a correre. Una volta che le azioni impostate vengono eseguite con costanza subentra un meccanismo utilissimo al cambiamento, ovvero l'abitudine. Actions Become Habits. Le azioni ripetute secondo uno schema si trasformano in abitudini nuove, e sostituiscono le abitudini già sedimentate nel nostro schema comportamentale, consentendoci di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi e di creare l'abitudine al cambiamento stesso. Diverse teorie stabiliscono che una nuova abitudine si crea in circa 90 giorni di pratica continuativa, un lasso accettabile tutto sommato. Cambiare aiuta a cambiare. L'argomento "habits" è molto interessante e merita sicuramente un post interamente dedicato ... stay tuned!
Bene, ora che hai tutti gli ingredienti che ti servono sei pronto a preparare il piatto forte del tuo 2021, fammi sapere com'è venuta la ricetta e condividila con i membri della community, o commenta sulla pagina Facebook e Instagram.
Buon appetito!
Dennis
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