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Come trovare informazioni preziose e sempre fresche in azienda: il metodo "della chiavetta"




CONSIGLI PRATICI:


1. allocare un budget mensile per avere la chiavetta sempre carica

2. invitare per un caffè anche colleghi di altre divisioni per informazioni fresche da fonti diversificate, per sapere quello che succede in azienda e fuori.

3. Alla fine della settimana segna in agenda o su un post-it con chi hai preso il caffè, per pianificare la lista dei compagni di pausa-caffè della settimana successiva

4. ogni tanto vai alla macchinetta da solo, e fuori dall'orario in cui vanno i colleghi con cui ti incontri più spesso, così aumenti le probabilità di assicurarti fonti nuove.

5. se ci sono più zone-caffè in azienda allora cambia spesso, spostati per controllare meglio il tuo territorio e le fonti


Conoscere il territorio come le proprie tasche è la chiave del successo, allora comincia proprio dalle tue tasche e investi per avere sempre credito nella chiavetta.

Ho sempre considerato la “chiavetta" del distributore di caffè una delle chiavi più importanti da avere in tasca, la chiave del forziere più ricco, lo scrigno delle informazioni fresche e pulite. Pensaci bene, le persone davanti alla macchinetta del caffè per un attimo dimenticano i ruoli e si sbottonano, consentendoti di cogliere altre sfumature e lati del loro carattere e personalità. Nei pressi della macchinetta del caffè si può attingere a informazioni sempre fresche e non filtrate da fonti istituzionali, o istituzionalizzate e sono talmente convinto dell’importanza di presidiare in maniera sistematica e strategica questa porzione di territorio che ho sempre allocato un vero e proprio budget mensile per garantire che la mia chiavetta avesse sempre credito in abbondanza per dispensare caffè a quante più persone possibile. Non saprei quantificare quante volte sono tornato alla mia scrivania con un prezioso bottino di informazioni irreperibili altrove.

Chi mi conosce sa che mi piace riportare tutto allo stato "animale", cioè vedere le dinamiche dell'ambiente-lavoro e i suoi attori come se fossero animali invece che persone, nel senso di cogliere gli aspetti più istintivi e comuni alla parte più profonda ed inconscia del comportamento. Quindi, la macchinetta del caffè nella mia versione "National Geographic" dell'azienda è paragonabile alla fonte di acqua fresca dove gli animali della savana vanno ad abbeverarsi. Qui si incontrano tutti gli animali, prede e predatori, in un ambiente relativamente sicuro e neutrale, un luogo dove si trova refrigerio nella canicola, dove ci si pulisce il mantello o le piume per mantenerne l’efficienza, il luogo dove sgorga ciò senza cui non si può vivere, cioè l'acqua per un abitante della savana, e le informazioni per un commerciale. Eh si, la macchinetta del caffè è LA zona da frequentare con assiduità ed in modo strategico, ha un valore strategico inestimabile perché è molto di più di un luogo deputato a rifocillarsi e distendere i nervi per pochi minuti, e infatti ci hanno anche fatto una serie TV chiamata Camera Café con Luca e Paolo. Già, è proprio qui che si possono incontrare tutti gli esponenti della catena alimentare aziendale, ed è solo qui (occhio, SOLO qui) che la comunicazione avviene nel modo più vero e sincero possibile, non negli uffici o nelle riunioni. Il direttore come lo stagista si spogliano momentaneamente delle loro maschere e identità, smettono i pesanti abiti dei ruoli e – con le dovute precauzioni ed eccezioni - comunicano ad un livello diverso da quello imposto dal rango e dalle gerarchie. Qui si può sentire, ape esempio, un direttore parlare con un magazziniere di argomenti come la sciata del weekend, di calciomercato, come anche del nuovo direttore, di una collega proprio carina, ecc. Un fatto che normalmente non avverrebbe né in un altro luogo dell'azienda né tantomeno al di fuori, dove i due frequentano luoghi di aggregazione diversi ed incompatibili.

Le prime ore di lavoro assorbono un bel po' di energie mentali, e si accumulando carichi di stress e tensione che devono fisiologicamente essere scaricati periodicamente per poter riprendere il lavoro in modo efficiente, per questo alla macchinetta del caffè la gente si sfoga, scarica un po' di stress, e si lascia scappare - più o meno consapevolmente - molte piccole informazioni utili a comporre un quadro più ampio. Come gli animali vanno alla fonte d’acqua con l’intento di abbeverarsi, rinfrescarsi e mantenere il mantello pulito ed efficiente, nella zona dedicata alla pausa i dipendenti vanno per rilassarsi, rifocillarsi e per socializzare, parlare dei propri successi, incazzature, frivolezze, ma tra un discorso banale e uno sfogo si possono cogliere informazioni utilissime, sia sulla personalità degli interlocutori che su quello che succede in altri dipartimenti, ai piani alti, nel mercato e addirittura nelle aziende concorrenti.

Conoscere aspetti della vita privata o cogliere lati del carattere delle persone è oro per poter gestire in modo migliore le tue relazioni, e il costo di un caffè è nulla in confronto al vantaggio che puoi avere. Non solo, alla mitica macchinetta si possono incontrare anche gli “esterni” come fornitori, agenti, consulenti, canditati in attesa di un colloquio ecc., ed è fin troppo facile cogliere un indizio e anticipare uno scenario nascosto se, per esempio, incontri il collega delle risorse umane con un candidato senior, o un collega dell'ufficio tecnico con un fornitore che ha sotto braccio il catalogo di un nuovo materiale. Aria di cambiamento o di novità, in questo caso, che è sempre buono a sapersi, no?


Informazioni = Conoscenza = Vantaggio


E’ proprio un luogo magico la macchinetta del caffè, un portale inter-dimensionale che permette il passaggio verso mondi che mai avrei nemmeno pensato di sfiorare, e invece mi è capitato di incontrare molti VIP passati di lì per ragioni di testimonial e campagne marketing, tra cui calciatori e sportivi (Del Piero, Maldini, Vieri, Capirossi), chef stellati (Cracco, Oldani), modelle (Nina Morich, Elisabetta Canalis), rock star internazionali (Lenny Krawitz), designers che fatturano come una multinazionale (Philippe Starck, Patricia Urquiola), esponenti dell’élite della finanza, ed altri personaggi che mai avrei pensato di incontrare nella vita e che invece ho incontrato proprio nella zona relax dell'azienda in cui lavoravo.

Sei curioso di sapere se ho esagerato o se è tutto vero? guarda il mio profilo Linkedin per vedere quale azienda in cui ho lavorato ha avuto come testimonial la rockstar americana, quale ha in catalogo prodotti disegnati da Starck, e quale invece ha un'immagine extra-lusso e la cui la zona relax somiglia più a un lounge bar di un hotel a 7 stelle che non alla stanza dei distributori automatici di una azienda di provincia. Per questi motivi


Considero la zona caffè un santuario, una zona del territorio il cui presidio è in cima alle mie priorità. Non solo è una fonte di informazioni già pronte, ma mi ha sempre fornito tanti frammenti di informazione, tessere di un mosaico che combinate e collegate hanno poi creato un’immagine chiara e distinta consentendomi di vedere ciò che non è sempre visibile.

Invitare per un caffè colleghi che non appartengono alla tua sfera di prossimità ti aiuta a creare una relazione con un numero maggiore di contatti utili e acquisire informazioni, quindi non lesinare e fatti un caffè con colleghi che ricoprono ruoli diversi. Per esempio, il personale addetto alle pulizie è una miniera di informazioni top-secret perché nei cestini della carta e sulle scrivanie ci sono documenti e informazioni a cui nessuno, a parte il proprietario, ha accesso. E siccome alla gente piace parlare ...



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Grazie, a presto!

Dennis

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